Giovedi 16 ottobre siamo andati nell'aula audiovisivi per vedere il film ''flags of our fathers'' un film che ruota intorno alla celebre fotografia scattata durante la battaglia di Iwo Jima, foto che ritrae cinque marines ed un marinaio intenti ad issare una bandiera statunitense sul monte Suribachi.
Lo scrittore James Bradley, figlio di uno degli uomini che alzarono la bandiera americana , decide di cercare altri reduci di quella spedizione militare e chiedere loro cosa realmente fosse successo in quei giorni. Bradley constata presto che molte delle cose che il mondo crede di sapere sulla foto e sulla battaglia sono sbagliate, soprattutto perché essa fu assunta come simbolo della vittoria mentre in realtà fu scattata solamente il quinto di trentacinque giorni di sanguinosa battaglia.
Il dipartimento militare che visionò la foto, fortemente simbolica, ritenne di poterla usare come potente mezzo di propaganda. In poco tempo chiese di identificare gli uomini ritratti nella foto e di trovare dove essi fossero, ma solo Ira Hayes Rene Gagnon e, appunto, John "Doc" Bradley furono localizzati; gli altri erano nel frattempo già morti. I tre furono subito riportati negli USA per dar vita ad un massiccio tour in tutti gli States. Un tour che promuovesse l'idea di una guerra finalmente vittoriosa, farcita di giovani eroi ma, anche la necessità di raccogliere contributi economici popolari.
Il motivo principale per la quale abbiamo guardato il film è che in classe abbiamo studiato i vari campi in cui possiamo adoperare la fotografia:
I marines che alzano la bandiera |
In questo caso la fotografia è usata in ambito politico per due motivi, uno è quello di rassicurare il popolo e dimostrare che i marines stanno bene e il secondo è quello finanziario, ovvero che la guerra è quasi vinta ma mancano i soldi, così i sopravvissuti della foto girano l'America per raccogliere fondi di guerra.
Ecco il video del trailer in italiano.
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