giovedì 20 novembre abbiamo visto la funzione del foro stenopeico , cioè un foro realizzato su una parete di una camera oscura ( ovvero un contenitore "a tenuta di luce, completamente al buio). come si realizza? facendo un buco su uno dei quattro lati di una camera oscura, che ci permette di realizzare vere e proprie fotografie con l'impiego di carta fotosensibile capace, grazie alla fotosensibilità dei sali d'argento, di catturare l'immagine proiettata all'interno della camera oscura. semplicemente puntando la nostra camera oscura in direzione della porzione di realtà che vogliamo inquadrare e lasciando passare la luce attraverso il foro stenopeico per il giusto tempo di esposizione, così realizziamo la nostra immagine e sottoponendo il foglio di carta fotosensibile al trattamento dei bagni di sviluppo, arresto e fissaggio riusciamo a vedere l'immagine catturata in questo modo otteniamo un negativo della porzione di realtà inquadrata, ovvero un'immagine dai toni invertiti, dove ciò che dovrebbe apparire chiaro appare scuro e ciò che dovrebbe apparire scuro e chiaro ; ma mettendo il negativo a contatto con un foglio di carta fotosensibile, esponendo alla luce il tutto per un giusto tempo di esposizione e sottoponendo infine il foglio ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio otteniamo il positivo.cosa ci permette di vedere il foro stenopeico? la presenza di un foro un lato della camera oscura permette l'ingresso al suo interno di un fascio luminoso che proietta sulla parete opposta rispetto a quella del foro l'immagine che è di fronte a noi. l'immagine risulta capovolta e invertita: quello che nella realtà vediamo sopra , qui lo vediamo sotto e viceversa ; ciò che nella realtà vediamo a sinistra , qui lo vediamo a destra e viceversa. Abbiamo utilizzato questo strumento per comprendere il principio ottico su cui si basa la fotografia
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Momento dello scatto tramite una scatola di biscotti che fungeva da foro stenopeico |
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Negativo |
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Positivo |
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